Quante volte vi è capitato, proprio nel bel mezzo della vostra attività al computer, che vi comparisse questo odioso messaggio:
Oltre all’ovvio fastidio generato dal dover compiere un’aggiornamento in un momento non adatto, molto spesso effettuare il download e l’installazione comportava anche il dovere riavviare il PC. Ma, dopotutto, per vedere in maniera corretta il vostro telefilm in streaming o il fighissimo sito del Louvre non c’erano molte alternative. Il Flash Player infatti è un software utilizzato per la visualizzazione della grafica vettoriale e per la fruizione dei video su Internet e rappresentava, almeno fino ad ora, l’unica soluzione per questo genere di bisogni.
Fin dalla sua creazione però la sicurezza degli utenti è sempre stato il problema principale del prodotto di Adobe, che forniva agli hacker una via praticamente libera per l’accesso ai computer dei malcapitati. Tutto è stato reso ancora più pericoloso da un attacco informatico subito da Hacking Team (azienda con sede a Milano che fornisce servizi di sorveglianza e penetrazione informatica ai governi di tutto il mondo) a Luglio 2015 che ha mostrato 4 importanti e molto pericolose falle all’interno del Flash Player. Utilizzando le informazioni contenute nei circa 400 GB piratati, è stato possibile per molti hacker inserire malware o applicazioni di sorveglianza in grado di prendere possesso del computer attaccato e farti odiare ogni Serie TV mai guardata in tutta la tua vita.
Steve Jobs, che con Apple ha fatto della sicurezza dei suoi prodotti uno dei cavalli di battaglia che gli hanno permesso di dominare il mercato negli ultimi anni, è sempre stato uno dei più grandi detrattori del Flash. Ma non è il solo, anche Google ha preso una posizione netta e definitiva. L’azienda del gruppo Alphabet ha infatti deciso di chiudere completamente i rapporti con Flash Player a partire dal 30 Giugno 2016, bloccandone l’utilizzo nei siti web e non permettendo più le pubblicità che lo utilizzano attraverso ADWords e DoubleClick Digital Marketing. Adobe non ha mai comunque smentito la gravità dei rischi del proprio software, impegnandosi ad immettere aggiornamenti (10 negli ultimi 7 mesi) per tentare di risolvere i problemi.
Il suo sostituto naturale sembra essere HTML5, creato da un gruppo di lavoro composto da dipendenti di Apple e dei browser web Mozilla e Opera, molto più semplice per gli sviluppatori e all’avanguardia per l’utilizzo sui dispositivi mobili ma sopratutto non così pericoloso per gli utenti (o almeno non ancora)
Cosa fare ora per tenere sotto controllo i rischi del Flash Player? L’unica soluzione è disattivarlo totalmente. Per fortuna difficilmente riscontrerai problemi nell’utilizzo quotidiano delle pagine web (quasi tutti i maggiori siti propongono soluzioni alternative al Flash). Adobe, in ogni caso, sta creando un nuovo software proprio per sostituirlo.
Dopo averci accompagnato in ambito professionale e nei nostri noiosi pomeriggi grazie agli orribili giochini rintracciabili sul web, è quindi giunta la fine del Flash Player?
E tu da che parte stai?
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