Ti ricordi la tua prima bicicletta? A prescindere dalla marca e dal valore in denaro, l’obiettivo principale del tuo pomeriggio era riportarla a casa senza che qualche maleintenzionato se ne impossessasse. Situazione simile per quanto riguarda il tuo armadietto in palestra. Oltre al solito lucchetto, un modo per evitare un furto erano le chiusure con codice numerico, un esempio manuale di Password.
E proprio su questo mondo sono innumerevoli le news che incidono, direttamente o indirettamente sulla nostra vita. Di qualche tempo fa, per esempio, è lo studio sulle peggiori password del 2015 (condotto da Focus, il cui articolo potrete trovare qui). La poca fantasia la fa da padrone, quindi non stupirti, tantissimi pensano che 123456 o “password” sia abbastanza per garantire la privacy dei propri file. Per chiunque decida di aprire gli occhi, in ogni caso, proprio la stessa testata si occupa di mostrare le tecniche e i migliori consigli per svilupparne di nuove e funzionali.
Ma quali pericoli si possono correre quando qualcuno prova a venire a conoscenze delle nostre password?
Ormai tutti i servizi che coinvolgano anche solo in minima parte il web necessitano di un account e, quindi, di una chiave segreta per limitarne gli accessi. Un esempio degli ultimi giorni riguarda un dipendente anonimo di Apple Irlanda che ha comunicato come una folta schiera di hacker sia solita proporre più di 20.000€ di ricompensa a qualunque dipendente della sede irlandese, anche di ruoli manageriali minori, che sia disposto a fornire le proprie credenziali Apple ID. L’obiettivo, ovviamente, è quello di entrare nei sistemi della mela mangiata per scovare possibili falle e venire a conoscenza di informazioni importanti.
È di poche ore fa, però, la notizia di una trovata divertente di Amazon. Proprio per limitare le scocciature e rischi derivanti dall’utilizzo delle password, il colosso dell’e-commerce sta sviluppando un sistema per garantire l’accesso e i pagamenti tramite Selfie, ovvero l’autoscatto tanto di moda negli ultimi tempi. Ok, togliti quella faccia sorpresa e imbronciata. Per evitare qualsiasi abuso, il computer richiederà all’utente di fare una smorfia, una faccia, la linguaccia per avere la certezza che lo scatto sia realmente live!
Che sia l’inizio della fine per le lunghe, infinite e difficili insiemi di parole a caso, punteggiature senza senso e nomi storpiati da lettere maiuscole?
E tu cambi spesso la tua password o sei affezionato alle stesse da anni? Faccelo sapere in un commento qui sotto o nella pagina FB di Avangate Italia!