Dopo una lunga giornata di lavoro, una breve e piena di rimpianti sessione di palestra o un aperitivo con qualche amico, non è bello accendere il proprio PC, attaccare il controller ed immergersi in un qualche videogioco? Personalmente ero un grande fan mentre ora mi ritaglio qualche breve e spassionato spazio-gaming non troppo interessato. La realtà però parla dei videogiochi come un business comparabile in tutto e per tutto con quello di Hollywood. Mega-produzioni, attori di livello internazionale, compositori leggendari sono ormai gli standard dei giochi di Serie A, le vere killer application delle console.
Per quanto riguarda il mondo dei Personal Computer, per quanto più di nicchia rispetto alle “solite” Playstation e Xbox, Steam sta registrando un incredibile aumento di utenti registrati (ora più di 140 milioni) oltre a 700 giochi disponibili. La community all’interno della piattaforma creata da Valve è iper entusiasta e sfrutta l’ambiente cloud per condividere la propria passione, oltre ad oggetti di gioco. Oltre a questo, le continue promozioni e campagne di marketing di Steam contribuiscono ad aumentare la devozione dei propri adepti, sempre in attesa della nuova Steam Sales Week.
Proprio da qui nascono i problemi legati alla sicurezza informatica.
Per accedere ai contenuti a pagamento, gli utenti devono registrare la propria carta di credito, fornendo inoltre molti dati personali. Tutto questo bottino, unito al poco studio ed interesse della sicurezza informatica sull’argomento, ha aperto la strada a una grande quantità di cybergang (sopratutto provenienti dall’Europa Orientale).
Ma come fanno i ladri ad ottenere l’accesso ai profili, e quindi ai soldi, dei gamer?
Molto spesso, la tecnica utilizzata è quello di riprodurre i siti di supporto al gioco. Software per la Voice Chat (come Team Speaker o Razer Comms) con il preciso intento di rivendere i dati sul mercato nero a circa 15-20 $ a profilo. Inoltre, alcuni programmi per Stealer rendono molto semplice accedere alla “malavita informatica”. Con solo 10$ si potrà ottenere credenziali, codice sorgente e manuale completo per la creazione di un malware dedicato a Steam.
Come indicato nello studio di SecureList, le cifre di questa pratica di Steam Stealing sono impressionanti, così come le tecniche utilizzate dai cybercriminali per prevenire eventuali ritorsioni. Dopo qualche periodo, Valve ha deciso di adottare delle contromisure. Oltre a rilasciare costanti aggiornamenti per ovviare a qualche falla, è stato realizzato Steam Guard che mantiene monitorato il profilo dell’utente oltre ad alcune doppie-conferme in fase di acquisto di Add-on o di registrazione.
La prospettiva di guadagno degli Hacker però non è così grande da spingerli a forzare troppo la mano. Proprio per questo, adottare alcune piccole tecniche di prevenzione è già spesso sufficiente per spingere il malintenzionato a cambiare obiettivo. Quasi tutti i software Antivirus inoltre sono provvisti di una sorta di “funzionalità gaming”, in grado di riconoscere l’avvio del tuo titolo preferito e garantire la miglior resa possibile.
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